A CACCIA DI METEORITI


A caccia di micrometeoriti ferrose

Questa grondaia scende lungo la parete di una casa ed entra nel terreno nei pressi di un tombino, proprio al suo interno le micrometeoriti si accumulano ed è qui che troveremo la materia prima per la nostra ricerca.

Fonte: megameteorite.com

Per trovare delle autentiche meteoriti non è necessario investire grandi capitali per un viaggio nel deserto, o per l’acquisto di sofisticate attrezzature. Possiamo trovarne appena fuori dalla porta di casa, ovviamente non saranno meteoriti d’alto pregio e tantomeno di grosse dimensioni, ma vengono pur sempre dallo spazio!
Abbiamo già visto come i vari processi di ablazione consumino i meteoroidi che tentino di attraversare l’atmosfera. Il metallo che tipicamente costituisce buona parte del volume di questi oggetti vaporizza e poi ricondensa immediatamente sotto forma di microscopiche sferette.
Questi piccoli oggetti possono rimanere in sospensione nell’alta atmosfera anche per parecchie settimane, verranno poi portati a terra dalla pioggia. Ogni anno sui tetti delle nostre case ne cadono a centinaia, rotolando sulle tegole arrivano nella grondaia per poi accumularsi nei tombini o nei pozzetti d'ispezione.
Un cucchiaio, un colino, un foglio di carta, un piatto, una calamita, una borsa di plastica, una lente d'ingrandimento ed un po’ di pazienza sono gli ingredienti necessari per una semplice quanto efficace tecnica di ricerca.
È sufficiente aprire uno di questi tombini, recuperare un po’ di materiale dal fondo, scartando sassolini, foglie e ramoscelli e lasciarlo asciugare per bene.
 
Con un semplice setaccio o un colino si può separare la frazione più minuta dai detriti più grossolani che possono essere direttamente scartati. Distendendo il materiale così selezionato su un foglio e passandovi sopra a circa un centimetro di distanza una calamita, si procederà alla separazione della parte rocciosa da quella metallica, sulla quale concentreremo il nostro interesse. Per facilitare le operazioni di ricerca possiamo adottare un semplice trucco, vale a dire ritagliare un "fazzoletto" di plastica da una comune borsa della spesa dentro al quale metteremo la calamita. Dopo aver raccolto il materiale metallico provvederemo ad estrarre con delicatezza la calamita dal fazzoletto di plastica al sopra di un normale piatto di ceramica, mancando l'attrazione del magnete tutto il materiale cadrà nel piatto.
Osservando con attenzione i vari frammentini raccolti, aiutandosi con una lente d’ingrandimento, se ne vedranno moltissimi dalla forma irregolare, questi sono di origine artificiale e quindi non ci interessano. Le vere micrometeoriti hanno una forma perfettamente sferica, una superficie lucida e brillante ed una dimensione di qualche decimo di millimetro. Possiamo separare le micrometeoriti dagli altri frammenti sfruttando proprio la loro forma perfettamente sferica, è sufficiente roteare il piatto (a mo' di cercatore d'oro) picchiettando un po' con le dita. Vedremo le micrometeoriti "sfrecciare" lungo i bordi del piatto.

Questo è l'aspetto del metariale metalicco separato grazie alla calamita. Vediamo una gran quantità di detriti dalla forma irregolare, provengono da polveri metalliche industriali, lavorazioni meccaniche o possono essere scagliette di ruggine della grondaia. Evidenziate da cerchietti rossi possiamo vedere le micrometeoriti ferrose. Questo materiale è adagiato su un foglio di carta millimetrata, ogni quadrato arancione di sfondo misura 1mm di lato.

Fonte: minamar9000 (microscopio.it.gg)

 

Questa fotografia, scattata attraverso un microscopio ottico, ritrae due micrometeoriti ferrose, è evidente la loro forma perfettamente sferica ed il loro aspetto lucido e metallico.

Fonte: MegaMeteorite.com

In questa immagine possiamo vedere una micrometeorite accostata ad una scala millimetrata, ogni tacchetta corrisponde ad un decimo di millimetro, la dimensione del campione risulta quindi essere di circa 0,3mm. Generalmente le micrometeoriti ferrose hanno dimensioni che si attestano proprio attorno ai 0,2-0,5mm.

Fonte: MegaMeteorite.com

 

Questa fotografia evidenzia l’aspetto lucido e brillante delle micrometeoriti, ciò le rende facilmente riconoscibili tra tutto il materiale raccolto nei pozzetti. Anche attraverso un comune microscopio ottico si possono notare sulla superficie di questi campioni delle strutture poligonali che ricordano vagamente il guscio di una tartaruga.

Fonte: Sandro Venturini

Queste tre immagini sono state ottenute con un microscopio elettronico a scansione, uno strumento capace di ingrandire i campioni parecchie migliaia di volte, nel caso delle immagini proposte (da dx a sx): 459x, 2500x e 5000x. Quelle che ad occhio nudo appaiono come delle semplici sferette lucide, osservate con questo sofisticato strumento rivelano una ricchezza di dettagli e caratteristiche superficiali inaspettate.

Fonte: MegaMeteorite.com e MTSN