LE METEORITI PROVENIENTI DAI
GRANDI OGGETTI DEL SISTEMA SOLARE
Le acondriti planetarie (aeroliti)
Le meteoriti dalla Luna e da Marte
Sono secoli che gli scienziati dibattono circa la possibilità che delle meteoriti possano provenire da altri pianeti del Sistema Solare o dalle loro lune. Negli ultimi 40 anni varie missioni spaziali, sia umane che robotizzate hanno permesso di studiare direttamente le rocce di altri oggetti del Sistema Solare, dissipando alcuni dubbi. È certo che sulla Terra vi siano meteoriti provenienti dalla Luna e da Marte, ma non si hanno ancora dati sufficienti per poter determinare altre eventuali origini planetarie. Ad esempio si è speculato a lungo sulla possibile provenienza di alcune meteoriti da Mercurio, ma non essendo mai scesa sul pianeta alcuna sonda non si dispone di dati sufficientemente precisi.
Si immagina che nel passato dei grossi asteroidi colpirono la Luna e Marte riuscendo a scagliarne dei frammenti nello spazio, alcuni di questi, dopo un lungo periodo (anche superiore al milione di anni) hanno raggiunto il nostro pianeta.
Le meteoriti lunari
Quando negli anni ’60 e ’70 le missioni Apollo e Luna riportarono a Terra campioni del suolo lunare le
approfondite e sofisticate analisi di laboratorio permisero di conoscere appieno la natura delle rocce del
nostro satellite. Confrontando però questi dati con le analisi di alcune meteoriti che si credeva potessero
provenire dalla Luna non si notò la benché minima somiglianza. Solo una decina di anni più tardi vennero
finalmente trovate e riconosciute le prime meteoriti di origine lunare.
Sono fra le meteoriti più rare che mai siano cadute sulla Terra, delle oltre 59 mila meteoriti
conosciute solamente 180 sono lunari! Tuttavia molte di queste presentano caratteristiche del tutto simili
poiché appartengono alla stessa caduta, quelle realmente diverse le une dalle altre sono
solamente 90.
Il materiale lunare è in assoluto uno dei più rari presenti sulla Terra, è nettamente più raro
dell’oro e perfino dei diamanti! Le primissime lunari in commercio venivano vendute a prezzi da
capogiro, fino a 250.000 dollari al grammo! Negli ultimi anni il loro valore è notevolmente calato rendendo questo
materiale di facile accesso a collezionisti e semplici curiosi, attualmente vengono quotate dai 500 ai 5000
€uro al grammo. Il prezzo può variare ampiamente a seconda della quantità disponibile sul mercato, alla quantità di
materiale acquistato, a particolarità mineralogiche o di composizione.
A quanto pare frammenti della crosta lunare sono stati lanciati nello spazio e poi sono caduti sulla Terra in seguito ad impatti di asteroidi in grado di creare crateri con dimensioni di pochi chilometri, o anche meno. Attualmente però non sono stati identificati in maniera certa i crateri dai quali provengono le meteoriti lunari. Dagli studi eseguiti sembra che i frammenti lunari siano stati staccati dalla superficie lunare entro i passati 20 milioni di anni.
A quanto pare le meteoriti lunari provengono indistintamente sia dalla “faccia vicina”, sia dalla “faccia
lontana” del nostro satellite.
Tipicamente le meteoriti lunari sono rocce che si presentano sotto forma di brecce, sono quindi composte da vari minerali e rocce, anche di origine molto diversa, finemente frammentate, successivamente impastate, compattate e talvolta parzialmente fuse assieme da una violenta serie di impatti.
Vengono classificate in base ai minerali che contengono e a come sono arrangiati, in base a come la roccia si è formata e alla sua composizione chimica.
Secondo questa classificazione le meteoriti lunari si dividono in 4 gruppi principali:
► Lun-A (meteoriti lunari anortositiche)
Si tratta di rocce prevalentemente costituite da un minerale feldspatico chiamato anortosite, formatosi a partire da magmi solidificati nella crosta lunare. Queste meteoriti sembrano provenire dagli "altipiani", le porzioni della superficie lunare che ad occhio nudo appaiono più chiare. Tipicamente si tratta di brecce formate da vari impatti successivi. In base alle tipologie di rocce contenute e a come queste sono disposte, le meteoriti lunari anortositiche sono a loro volta suddivise in altre classi.
► Lun-B (meteoriti lunari basaltiche o gabbroiche)
Sono rocce prevalentemente costituite da basalto e gabbro, due rocce di origine vulcanica presenti anche sulla Terra. Il basalto è una roccia effusiva, cioè solidificata in superficie, mente il gabbro è una roccia intrusiva, cioè solidificata in profondità nella crosta.
Sembrano provenire dai mari lunari, le zone che ad occhio nudo appaiono più scure. I basalti si sono formati a seguito di ampie colate laviche superficiali. I gabbri a differenza dei basalti invece si sono raffreddati più lentamente nelle profondità della crosta, così che i minerali che li costituiscono hanno sviluppato cristalli di dimensione maggiore. Entrambi questi fenomeni vulcanici sono avvenuti in tempi più recenti rispetto alla formazione degli altipiani.
Il continuo bombardamento di asteroidi, subito anche dai mari lunari, ha provveduto a formare delle brecce basaltiche e gabbroiche, delle quali molte meteoriti lunari di tipo B sono composte.
► Lun-M (meteoriti lunari "mingled" breccia, basaltiche e anortositiche)
Queste meteoriti sono costituite da una breccia composta sia da meteriale basaltico tipico dei mari lunari, sia da materiale anortositico tipico degli altipiani, mescolati assieme (il termine inglese "migled" può essere proprio tradotto come "mescolato").
Si pensa dunque che la loro origine vada ricercata in zone nelle quali gli altipiani lasciano spazio ai mari. Alcuni dei campioni raccolti dalle missioni Apollo 16 e 17 erano proprio costituiti da questa tipologia di roccia.
► Lun-K (meteoriti lunari basaltiche ricche di KREEP)
Le missioni Apollo 12, 14 e 15 allunarono in regioni denominate Oceano Procellarum e Mare Imbrium. Molte delle rocce riportate a Terra da queste missioni non sono ne di origine anortositica ne basaltica, sono brecce di impatto parzialmente fuse con una concentrazione naturale piuttosto elevata di elementi radioattivi come il potassio, il torio e l'uranio. Queste rocce vengono tipicamente denominate KREEP, acronimo inglese che sta per K (potassio), Rare Earth Elements (terre rare) e P (fosforo). Sono particolari tipi di rocce lunari che rappresentano l'ultimo resto del magma originario che portò alla formazione della crosta lunare. Sono ricche di sostanze che gli scienziati chiamano "elementi incompatibili", cioè che non possono entrare a far parte delle strutture dei cristalli, rimanendo quindi inutilizzate sulla superficie del magma.
Meteoriti contenenti elevate concentrazioni di KREEP devono senz'altro provenire da queste regioni della superficie lunare.
Nome: | Dar al Gani 400 |
Classificazione: | Lun-A breccia anortositica |
Peso: | 0.218g |
Massa conosciuta: | 1425g |
Provenienza: | Libia |
Trovata: | 10 marzo 1998 |
Collezione: | MegaMeteorite.com |
Nome: | Allan Hills A81005 |
Classificazione: | Lun-A breccia anortositica |
Peso: | 31.4g |
Massa conosciuta: | 31.4g |
Provenienza: | Antartide |
Trovata: | 1981 |
Fonte: | NASA |
Le meteoriti marziane
Le meteoriti marziane, assieme alle lunari, sono fra le meteoriti più rare che mai siano cadute sulla Terra, delle oltre 59 mila
meteoriti conosciute solamente 130 sono marziane! Tuttavia molte di queste presentano caratteristiche
del tutto simili poiché appartengono alla stessa caduta, le meteoriti marziane realmente diverse le une dalle
altre sono solamente una settantina. Le primissime meteoriti marziane in commercio
venivano vendute ad oltre 10.000 dollari al grammo!
Nel 1985 all’interno di una meteorite vennero scoperte delle piccole inclusioni gassose, basandosi sulle
analisi che le sonde Viking inviarono a Terra dal Pianeta Rosso nel 1976, si scoprì che la composizione dei gas
intrappolati era del tutto identica alla composizione dell’atmosfera marziana. Successivamente, numerose meteoriti vennero sottoposte ad ulteriori analisi, determinandone in alcuni casi l’origine marziana.
Sofisticati studi hanno determinato che la maggior parte delle meteoriti marziane
contengono sostanze minerali che sono state alterate dalla presenza di acqua, questo ci consente di capire
che probabilmente in un passato non troppo lontano Marte era ben diverso dal desolato e arido pianeta che
conosciamo oggi.
In gergo si definisco le meteoriti marziane con l'acronimo SNC, dalle iniziali dei 3 grandi gruppi nei quali vengono suddivise, ai quali si aggiungono altri due gruppetti nettamente più rari:
► Shergottiti
Il loro nome deriva dalla meteorite Sherghati, caduta in India nel 1865. Attualmente si conoscono circa 107 shergottiti, sono le meteoriti marziane più abbondanti. Sono costituite da rocce ignee, cioè rocce di origine vulcanica piuttosto
simili alle rocce terrestri. Si sono formate in un epoca estremamente recente, fra 150 e 580 milioni di
anni fa. Tipicamente mostrano un metamorfismo particolarmente intenso, cioè alcuni minerali sono stati
convertiti in altri dalle intense forze che hanno scagliato le rocce nello spazio.
Secondo recentissime teorie il cratere Mojave con un diametro di circa 58.5 km sembra essere la zona d'origine di queste meteoriti.
►Nakhliti
Il loro nome deriva dalla meteorite El-Nakhla, caduta in Egitto nel 1911. Attualmente si conoscono circa 14 nakhliti.
Si sono formate fra 1,3 e 1,4 miliardi di anni fa, queste rocce sembrano essersi originate da un
flusso di magma avvenuto non troppo in profondità nella crosta marziana, probabilmente nelle regioni del Tharsis, di Elysium o nel Syrtis Major Planum.
La presenza di minerali idrati formatisi circa 620 milioni di anni fa e l’elevata concentrazione di sostanze solubili in acqua contenute in queste rocce, lascia
intuire che siano state a contatto con acqua di mare, probabilmente un antico oceano marziano. Sembra che l'impatto che le ha staccate dal pianeta sia avvenuto circa 10.75 milioni di anni fa, la loro caduta sulla Terra è avvenuta entro i passati 10 mila anni.
►Chassigniti
Il loro nome deriva dalla meteorite Chassigny, caduta in Francia nel 1815. Attualmente si conoscono appena 2 chassigniti.
Si sono formate circa 1,36 miliardi di anni fa, presentano caratteristiche molto simili alle
nakhliti, forse si sono originate dallo stesso magma ma i valori relativi ai gas nobili contenuti suggeriscono che le chassigniti si siano
formate più in profondità nella crosta marziana.
►OPX e BBR
Entrambi questi gruppetti raccolgono solamente una meteorite ciascuno, che presentano caratteristiche uniche mai rinvenute in nessun'altra meteorite marziana.
OPX sta per ortopirossenite, una roccia di origine vulcanica ricca di ortopirosseno. Ad oggi è così classificata solamente la famosissima meteorite marziana ALH84001, questo masso del peso di poco meno di 2kg è stato rinvenuto in Antartide il 27 dicembre del 1984. È senza dubbio la meteorite più famosa e che più ha fatto parlare di se. Immagini al microscopio elettronico sembrano aver rilevato resti di microrganismi fossili all'interno di questa meteorite. Molti scienziati non sono per niente certi della veridicità delle conclusioni raggiunte dai loro colleghi, nel corso degli anni passati accesi dibattiti hanno interessato questa scoperta e di certo se ne parlerà ancora parecchio.
BBR sta per breccia basaltica, ad oggi è così classificata solamente la meteorite NWA7034, una pietra di 320g di peso rinvenuta nel nord ovest dell'Africa nel 2011 e soprannominata "Black Beauty". Questa meteorite fece parlare molto di sè in quanto le analisi svolte rivelarono un contenuto di acqua dieci volte superiore rispetto a tutte le altre meteoriti marziane.
Nome: | Dar al Gani 476 |
Classificazione: | Shergottite Marziana |
Peso: | 1.235g |
Massa conosciuta: | 2015g |
Provenienza: | Libia |
Trovata: | 1 maggio 1998 |
Collezione: | MegaMeteorite.com |
Nome: | Allan Hills 84001 |
Classificazione: | Marziana OPX |
Peso: | 1930.9g |
Massa conosciuta: | 1930.9g |
Provenienza: | Antartide |
Trovata: | 27 dicembre 1984 |
Fonte: | NASA |