IL SISTEMA SOLARE
Il Sole
Tramonto del Sole sul pianeta Marte ripreso dalla sonda Spirit.
Fonte: NASA
Fotografia del Sole realizzata con particolari telescopi ed avanzate tecniche di ripresa.
Gli imponenti getti di gas incandescente espulsi dalla stella testimoniano l’intensa attività solare e l’enorme quantità di energia che essa produce e irradia nello spazio.
Fonte: NASA
Il Sole è la stella che si trova nel centro del Sistema Solare, attorno ad essa orbitano tutti gli oggetti celesti che ne fanno parte. Confrontando il Sole con il nostro pianeta ci si rende rapidamente conto della sua grandiosità: è 109 volte più grande e 333000 volte più massiccio della Terra!
Secondo la definizione comune una stella è un oggetto celeste che brilla di luce propria, volendo invece rifarsi alla definizione ufficiale è necessario approfondire alcuni aspetti legati ai processi che avvengono nel nucleo stellare.
Durante la formazione del Sole l’intensità della forza di gravità fece sì che nel suo centro (nucleo) pressione e temperatura aumentassero in maniera smisurata. In queste condizioni l’idrogeno, che è il costituente principale delle stelle, va incontro spontaneamente a delle reazioni dette di fusione nucleare. Prodotti di queste reazioni sono l’elio e un’enorme quantità di energia, che attraverso vari processi abbandona il nucleo per raggiungere la superficie ed irradiarsi nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche (luce e calore) e particelle.
Ufficialmente si definiscono dunque le stelle come oggetti celesti di forma sferoidale (sfere più o meno schiacciate ai poli) il cui nucleo è sede di reazioni di fusione nucleare.
Attualmente il Sole si trova in una fase stabile della sua evoluzione, durante la quale l'energia viene prodotta tramite la fusione dell’idrogeno in elio. Si stima che per stelle come la nostra questa fase possa durare circa 10 miliardi di anni, ciò significa che il Sole è a metà della sua evoluzione. Al termine di questo lungo periodo di stabilità il Sole entrerà in una fase di forte instabilità, le sue dimensioni aumenteranno di oltre 100 volte ed i pianeti più vicini verranno inglobati e distrutti, anche alla Terra molto probabilmente toccherà questa sorte. Fra circa 8 miliardi di anni gli strati più esterni del Sole verranno espulsi e nelle successive centinaia di miliardi di anni ciò che rimarrà si raffredderà del tutto.
Ecco come appare la superficie del Sole vista con particolari telescopi. L’energia diffusa dal Sole proviene dal suo nucleo, attraverso vari processi ne raggiunge la superficie per poi irradiarsi nello spazio. Il flusso energetico non è omogeneo né costante, esistono dunque zone della superficie solare più fredde, che appaiono più scure e altre più calde, che appaiono più chiare.
Fonte: F. Espenak
Immagine ravvicinata della superficie solare ottenuta con telescopi dotati di particolari e sofisticati filtri. Le zone più scure (più fredde) vengono chiamate macchie solari. Le zone più chiare (più calde) vengono chiamate brillamenti.
Fonte: NASA