LE FALSE METEORITI
Semplici rocce terrestri o autentiche meteoriti?
Sul nostro pianeta esistono moltissime tipologie di rocce, minerali o artefatti che potrebbero facilmente essere scambiati per delle meteoriti, in gergo vengono chiamate col termine inglese "meteorwrong".
Generalmente lo sguardo attento di un appassionato o di un esperto riesce a determinare l'origine del campione sospetto. Ma in alcuni rari casi, anche
geologi e petrografi con decenni di esperienza, devono ricorrere a sofisticate tecniche di analisi per poter determinare la natura dell'oggetto.
Partendo dal presupposto che trovare casualmente una meteorite è un'eventualità più unica che rara, in questo capitolo, aiutati dalle immagini, cercheremo di analizzare le caratteristiche di alcuni oggetti terrestri che potrebbero facilmente essere confusi.
Innanzitutto dobbiamo sfatare il mito popolare, ampiamente diffuso, che le meteoriti debbano avere necessariamente forme particolari o uno strano aspetto cristallino. Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, l'ablazione atmosferica provvede ad "erodere" ogni sporgenza ed ogni spigolo conferendo alla meteorite una forma dai contorni molto "morbidi", questo vale ovviamente per la maggior parte delle meteoriti, raccolte poco dopo la caduta, integre e non spezzate. Uno strano ciottolo dalla forma rotondeggiante raccolto nel letto di un fiume o in spiaggia, magari più scuro o più chiaro, più denso o al contrario più poroso di quelli nelle vicinanze potrebbe trarre in errore, in questo caso vanno analizzate altre caratteristiche. Potrebbe anche capitare di imbattersi in pietre o concrezioni di sabbia dalle forme più inusuali e disparate, non tipiche nelle meteoriti, tuttavia alcune meteoriti ferrose, principalmente a causa delle alterazioni indotte dagli agenti atmosferici, posso presentare forme "bitorzolute".
Partendo dal presupposto che trovare casualmente una meteorite è un'eventualità più unica che rara, in questo capitolo, aiutati dalle immagini, cercheremo di analizzare le caratteristiche di alcuni oggetti terrestri che potrebbero facilmente essere confusi.
Innanzitutto dobbiamo sfatare il mito popolare, ampiamente diffuso, che le meteoriti debbano avere necessariamente forme particolari o uno strano aspetto cristallino. Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, l'ablazione atmosferica provvede ad "erodere" ogni sporgenza ed ogni spigolo conferendo alla meteorite una forma dai contorni molto "morbidi", questo vale ovviamente per la maggior parte delle meteoriti, raccolte poco dopo la caduta, integre e non spezzate. Uno strano ciottolo dalla forma rotondeggiante raccolto nel letto di un fiume o in spiaggia, magari più scuro o più chiaro, più denso o al contrario più poroso di quelli nelle vicinanze potrebbe trarre in errore, in questo caso vanno analizzate altre caratteristiche. Potrebbe anche capitare di imbattersi in pietre o concrezioni di sabbia dalle forme più inusuali e disparate, non tipiche nelle meteoriti, tuttavia alcune meteoriti ferrose, principalmente a causa delle alterazioni indotte dagli agenti atmosferici, posso presentare forme "bitorzolute".
Qualcuno è portato a credere che le meteoriti siano aggregati di materiali diversi, in alcuni casi può anche essere vero, ma tipicamente
i minerali di cui sono formate hanno un'aspetto piuttosto omogeneo e sopratutto compatto (un sasso nero a pallini bianchi, o viceversa, di certo non
è una meteorite).
Ampiamente diffusa è anche la credenza che le tutte meteoriti abbiano una densità fuori dall'ordinario, molto superiore a quella delle comuni pietre. Questo può essere vero per le meteoriti ferrose, ma in natura esistono numerosi minerali del ferro dall'aspetto cristallino (in primis: ematite, marcasite, pirite e magnetite) molto densi che potrebbero confonderci. Non dobbiamo inoltre dimenticare che è facilissimo imbattersi in scorie di fonderia, magari anche molto antiche, risalenti all'epoca romana. Questi oggetti sono molto pesanti, di aspetto metallico, ma tipicamente caratterizzati da bolle o vescicole praticamente assenti nelle vere meteoriti. Come illustrato nei capitoli precedenti all'interno della maggior parte delle meteoriti è sempre presente una certa quantità di metalli liberi. Se non visibili ad occhio nudo la loro presenza è facilmente intuibile semplicemente avvicinando una calamita al campione, se si tratta di una vera meteorite vi sarà una qualche attrazione. Generalmente i minerali ferrosi e le scorie, pur avendo un aspetto metallico non riescono ad attrarre una calamita, nel caso in cui vi fosse una qualche risposta il loro aspetto ci toglierà ogni dubbio.
Ampiamente diffusa è anche la credenza che le tutte meteoriti abbiano una densità fuori dall'ordinario, molto superiore a quella delle comuni pietre. Questo può essere vero per le meteoriti ferrose, ma in natura esistono numerosi minerali del ferro dall'aspetto cristallino (in primis: ematite, marcasite, pirite e magnetite) molto densi che potrebbero confonderci. Non dobbiamo inoltre dimenticare che è facilissimo imbattersi in scorie di fonderia, magari anche molto antiche, risalenti all'epoca romana. Questi oggetti sono molto pesanti, di aspetto metallico, ma tipicamente caratterizzati da bolle o vescicole praticamente assenti nelle vere meteoriti. Come illustrato nei capitoli precedenti all'interno della maggior parte delle meteoriti è sempre presente una certa quantità di metalli liberi. Se non visibili ad occhio nudo la loro presenza è facilmente intuibile semplicemente avvicinando una calamita al campione, se si tratta di una vera meteorite vi sarà una qualche attrazione. Generalmente i minerali ferrosi e le scorie, pur avendo un aspetto metallico non riescono ad attrarre una calamita, nel caso in cui vi fosse una qualche risposta il loro aspetto ci toglierà ogni dubbio.
Sulla Terra il ferro è molto abbondante, ma sotto forma di composti e minerali ferrosi, non capiterà mai di imbattersi in un pezzo di ferro metallico
camminando in un prato! Tuttavia solo in 3 località sull'intero pianeta esistono dei giacimenti di ferro metallico, questo è uno di quei rarissimi casi
in cui la Terra mette a dura prova l'esperienza degli esperti. Ci si ritrova tra le mani pietre del tutto e per tutto simili ad una certa tipologia di
meteoriti ferro-rocciose (mesosideriti), solo le analisi di laboratorio permettono di fare chiarezza.
Un'altra caratteristica tipica delle meteoriti, la crosta di fusione, trova in natura il suo simile. Esistono infatti pietre, molto comuni nei deserti più caldi, che a causa del vento, della sabbia e del Sole cocente presentano un'imbrunitura superficiale, estremamente simile alla crosta di fusione delle vere meteoriti. Fortunatamente, queste pietre possono essere facilmente riconosciute, in quanto oltre a questa carateristica non presentano alcun'altra somiglianza con le meteoriti.
Ricapitolando: le vere meteoriti devono avere un aspetto solido e compatto, senza pori, bolle o vescicole e tantomeno una struttura cristallina. Generalmente presentano una superficie smussata, ad eccezione di eventuali porzioni spezzate, se non sono particolarmente alterate sono ricoperte dalla crosta di fusione. Nella stragrande maggioranza dei casi, contengono metallo libero e attirano una calamita.
Queste semplici regole consentono di destreggiarsi nel 99.99% delle situazioni, ovviamente esistono quei rarissimi casi che richiedono analisi di laboratorio più approfondite.
Un'altra caratteristica tipica delle meteoriti, la crosta di fusione, trova in natura il suo simile. Esistono infatti pietre, molto comuni nei deserti più caldi, che a causa del vento, della sabbia e del Sole cocente presentano un'imbrunitura superficiale, estremamente simile alla crosta di fusione delle vere meteoriti. Fortunatamente, queste pietre possono essere facilmente riconosciute, in quanto oltre a questa carateristica non presentano alcun'altra somiglianza con le meteoriti.
Ricapitolando: le vere meteoriti devono avere un aspetto solido e compatto, senza pori, bolle o vescicole e tantomeno una struttura cristallina. Generalmente presentano una superficie smussata, ad eccezione di eventuali porzioni spezzate, se non sono particolarmente alterate sono ricoperte dalla crosta di fusione. Nella stragrande maggioranza dei casi, contengono metallo libero e attirano una calamita.
Queste semplici regole consentono di destreggiarsi nel 99.99% delle situazioni, ovviamente esistono quei rarissimi casi che richiedono analisi di laboratorio più approfondite.
A questo link: "A Photo Gallery of Meteorwrongs" potete trovare una sterminata galleria di oggetti, chi li ha trovati pensava potessero essere delle meteoriti. Gli esperti della Washington University in St. Louis li hanno presi in considerazione, quando possibile li hanno analizzati e per quanto strani fossero, ne hanno decretato un'origine assolutamente terrestre (naturale o artificiale). Cliccando sulle immagini è possibile leggere una descrizione degli oggetti ed un'ipotesi sulla loro origine.