LE STRUTTURE D'IMPATTO
Le impattiti
Durante gli impatti di proporzioni maggiori, la quantità di energia liberata è immensa, le rocce del corpo colpito vengono modificate da intessissimi shock meccanici e termici, queste rocce vengono denominate "impattiti". Tali mutamenti (metamorfosi) rimangono a perenne testimonianza dell'impatto, anche se il cratere è stato del tutto cancellato le rocce metamorfosate possono ancora essere rinvenute e studiate.
La natura originaria delle rocce preesistenti viene del tutto alterata, seppur di brevissima durata, le intense pressioni e temperature possono portare alla fusione completa o parziale del materiale. A seguito dell'impatto possono crearsi nuovi minerali, i cristalli e le microstrutture cristalline vengono distrutte, eventuali fossili presenti nei sedimenti vengono deformati. Ovviamente le rocce colpite possono essere di diverso tipo, le impattiti che ne deriveranno saranno di conseguenza diverse, ricordando in parte la natura del materiale di partenza.
Allontanandosi dal cretere l'alterazione delle rocce è via via meno intensa, ad esempio le rocce non presenteranno segni di alterazione termica, tuttavia potrebbero presentare modificazioni dovute allo shock meccanico. Ad esempio, le onde sismiche provocate dall'impatto, propagandosi nella roccia creeranno delle strutture denominate "shatter cones" (fratture a cuneo).
La natura originaria delle rocce preesistenti viene del tutto alterata, seppur di brevissima durata, le intense pressioni e temperature possono portare alla fusione completa o parziale del materiale. A seguito dell'impatto possono crearsi nuovi minerali, i cristalli e le microstrutture cristalline vengono distrutte, eventuali fossili presenti nei sedimenti vengono deformati. Ovviamente le rocce colpite possono essere di diverso tipo, le impattiti che ne deriveranno saranno di conseguenza diverse, ricordando in parte la natura del materiale di partenza.
Allontanandosi dal cretere l'alterazione delle rocce è via via meno intensa, ad esempio le rocce non presenteranno segni di alterazione termica, tuttavia potrebbero presentare modificazioni dovute allo shock meccanico. Ad esempio, le onde sismiche provocate dall'impatto, propagandosi nella roccia creeranno delle strutture denominate "shatter cones" (fratture a cuneo).
Come detto in precedenza, l'intessissimo calore generato dall'impatto può portare alla completa fusione della roccia che raffreddandosi rapidamente darà origine ad oggetti dall'aspetto vetroso. Tali oggetti possono essere scagliati dalla violenza dell'impatto anche a centinaia di chilometri di distanza. Durante il "volo" nell'atmosfera il vetro, ancora parzialmente fuso, può assumere varie forme aerodinamiche. In divere zone della Terra vengono continuamente raccolte grandi quantità di campioni vetrosi, veri e propri pezzi di "vetro", tipicamente di colore nero (ricordano vagamente l'ossidiana), o più raramente di colore verdastro. In alcuni casi la roccia o la sabbia dalla quale questi vetri si sono formati presenta un'elevata purezza, in grado quindi di dare origine a vetri quasi del tutto trasparenti. Talvolta queste strutture si trovano inglobate in rocce poco compatte, oppure affossate in soffici terreni o addirittura appoggiate sul fondo sabbioso del deserto. In alcuni casi l'impatto, ed il relativo cratere che ha prodotto queste strutture non è stato ancora identificato, si ipotizza infatti che non sia necessario un vero e proprio impatto, potrebbe essere sufficente che l'oggetto extraterrestre esploda nell'atmosfera, l'onda di calore generata può portare le rocce a fusione.
Tra i vari vetri d'impatto rinvenibili sulla Terra, i più diffusi e abbondanti sono denominati "tectiti". Vengono raccolti da 4 diversi bacini, ciascuno dei quali associato ad uno specifico impatto: Moldavia (Rep. Ceca), Australia - Sud Asia, Nord America e Costa d'Avorio. Le tectiti in assoluto più abbondanti sono quelle provenienti dal sud-est asiatico (Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia), denominate "indociniti". In qualsiasi mostra-mercato di minerali, fossili e gemme è possibile trovarne in vendita svariati chilogrammi a prezzi molto contenuti.
Tra i vari vetri d'impatto rinvenibili sulla Terra, i più diffusi e abbondanti sono denominati "tectiti". Vengono raccolti da 4 diversi bacini, ciascuno dei quali associato ad uno specifico impatto: Moldavia (Rep. Ceca), Australia - Sud Asia, Nord America e Costa d'Avorio. Le tectiti in assoluto più abbondanti sono quelle provenienti dal sud-est asiatico (Thailandia, Vietnam, Laos e Cambogia), denominate "indociniti". In qualsiasi mostra-mercato di minerali, fossili e gemme è possibile trovarne in vendita svariati chilogrammi a prezzi molto contenuti.