IN VIAGGIO VERSO LA TERRA
Le meteore e gli sciami meteorici
Capita spesso di vedere delle brillanti stelle cadenti "colorate". A seconda del tipo di minerali, siano essi ferrosi o rocciosi, che costituiscono il meteoroide si potrà avere l'emissione di luce arancione-giallastra o azzurra-verdastra.
Fonte: Navicore
Raramente si può assistere a stelle cadenti molto brillanti, solitamente chiamate bolidi.
La quantità di luce sprigionata da questi eventi è tale da illuminare a giorno una vasta regione. A causa dell’azione dell’atmosfera il meteoroide può frantumarsi, generando dei violenti aumenti di luminosità.
Fonte: Howard Edin
In rari casi è possibile vedere i vari frammenti staccatisi dal meteoroide principale proseguire individualmente nella caduta, una sorta di fuoco d’artificio capovolto.
Fonte: NASA
Fra i 75 ed i 120km di quota i minerali che costituiscono il meteoroide, resi incandescenti dall'attrito, sublimano, disperdensosi e mescolandosi con l'aria fortemente riscaldata danno origine alla tipica “strisciata” luminosa. Generalmente le stelle cadenti si esauriscono del tutto disintegrandosi, fra i 50 ed i 95 km di quota. Meteoroidi leggermente più grandi e massicci possono raggiungere quote inferiori dando origine a meteore particolarmente luminose che vengono chiamate bolidi, ma in questo caso sono altri processi fisici al posto dell'attrito, come la pressione dinamica a riscaldare l'oggetto.
Milioni di meteore si verificano ogni giorno nei cieli di tutta la Terra, tuttavia un osservatore avendo a disposizione solo poche ore di buio e riuscendo a fissare una porzione di cielo molto limitata, riuscirà a vederne solamente una manciata ogni ora.
In alcuni periodi dell’anno la quantità di meteore visibili può aumentare notevolmente, questo fenomeno avviene quando la Terra nel suo moto attorno al Sole passa nelle vicinanze dell'orbita di una cometa, questi oggetti attraversando le zone più interne del Sistema Solare disperdono una gran quantità di minuscoli detriti, onguno dei quali potenzialmente può dare origine ad una stella cadente. Sono fenomeni che ricorrono in maniera regolare ogni anno nello stesso periodo, perché la Terra attraversa queste zone ricche di meteoroidi proprio con cadenza annuale. Un esempio famoso sono le notti di san Lorenzo, durante le quali sotto un buon cielo di montagna e, se le condizioni meteorologiche lo consentono, un osservatore riesce a vedere decine di stelle cadenti ogni ora.
Con una comune macchina fotografica rivolta verso il cielo e impostata con un tempo di esposizione di qualche decina di secondi è piuttosto facile riprendere delle meteore. Le stelle con il loro moto apparente impressionano la pellicola o il sensore apparendo come delle strisce parallele. Le tracce con differente inclinazione e luminosità non omogenea sono delle meteore. Nella parte destra della fotografia, dall’alto verso il basso se ne distingue chiaramente una.
Fonte: Christian Lavarian
Elaborazione al computer della meteora ripresa nella fotografia precedente. Il meteoroide non ci consuma omogeneamente durate l’attraversamento dell’atmosfera, può capitare quindi che dia origine a dei rapidi aumenti di luminosità, che appaiono come una serie di scoppiettii in rapida sequenza.
Fonte: Christian Lavarian
Durante le cosiddette "piogge di stelle cadenti", ad esempio le notti di san Lorenzo si ha l'impressione che le meteore provengano tutte da un medesimo punto, denominato radiante, disperdendosi a raggiera in cielo. Questo è un effetto prospettico dovuto al movimento della Terra lungo la sua orbita.
Sappiamo bene che la neve cade verticalmente, ma quando guidiamo durante una nevicata ci sembrerà che i fiocchi vengano verso di noi proveniendo tutti da un medesimo punto prospettico.
Provate a prolungare con la fantasia le tracce delle meteore ritratte in questa immagine, tutte convergeranno nello stesso punto!
Fonte: oneminuteastronomer.com
In questa immagine elaborata al computer il radiante è evidenziato da un cerchietto bianco.
Fonte: Anton (2005 rp)
Il pianeta Marte è circondato da una sottile atmosfera, circa 100 volte più rarefatta di quella terrestre, tuttavia risulta essere un ostacolo per i meteoroidi che tentano di attraversarla. La sonda Spirit ha fotografato delle meteore nei cieli del Pianeta Rosso.
Fonte: NASA
In questa eccezionale immagine è ritratta una meteora ripresa dalla Stazione Spaziale Internazionale da circa 400 km di quota, quindi il fenomeno è stato osservato da una prospettiva assolutamente non comune, dall'alto verso il basso. Si nota chiaramente come la meteora si "accenda" in alta quota per poi "spegnersi" ad un'altitudine inferiore, ma ben al di sopra delle nubi.
Fonte: NASA